Catturato nei pressi di Marrakech Antonio Prinno: latitante dal 2014, ritenuto uomo di spicco del clan camorristico dei Misso-Mazzarella.

Viveva in un casolare con moglie e figlio. Su di lui pende un ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Napoli per omicidio in concorso aggravato da finalità mafiose: è ritenuto, infatti, uno degli autori materiali dell’omicidio di Ciro Russo, un 27enne ucciso il 4 dicembre 2003 a Boscoreale nel corso di un agguanto avvenuto al “Piano Napoli”.

LA LATITANZA. Aveva trascorso quasi 5 anni di latitanza spostandosi di continuo tra rifugi in Spagna, Gibilterra e Marocco. Ora invece è stato localizzato dopo attente indagini svolte in Marocco da parte di carabinieri e polizia. Era nel borgo di Ourika, nei pressi di Marrakech. Moglie e figlio lo avevano raggiunto di recente, circa 6-7 mesi fa, nell'abitazione dove l'uomo allevava anche un cavallo.

L’OMICIDIO RUSSO. Nel corso dell’agguato del 4 dicembre 2003 Ciro Russo perse la vita. Era il figlio di Domenico Russo, detto "Mimì dei cani", boss dei Quartieri Spagnoli di Napoli, ammazzato in un agguato a colpi di kalashnikov, nella sua roccaforte, l'8 gennaio del 1999. Nell'agguato in cui Ciro venne ucciso, fu ferita anche la giovanissima moglie della vittima e colpiti per errore 2 ignari passanti.

Dopo le formalità di rito, Prinno è stato portato in un carcere marocchino in attesa dell’estradizione.


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