“Mi fa sempre piacere tornare a Torre che è la mia città dove ho imparato a giocare a calcio e dove abitano i miei genitori”. Queste le parole di un commosso Ciro Immobile, il bomber della Lazio premiato nella giornata di giovedì 28 giugno a Palazzo Criscuolo per “aver portato in alto il nome di Torre Annunziata, dimostrando che l’impegno costante, il sacrifico, e il rispetto delle regole consentono di raggiungere risultati eccellenti”.

Il calciatore oplontino, accolto dal sindaco e alcuni assessori oltre che dalla stampa e numerosi curiosi, ha visitato il Museo dell’Identità, ospitato nella ex sede del comune, guidato, tra i reperti dell’antica Oplontis, proprio dal sindaco Ascione e dall’assessore Emanuela Cirillo.  Successivamente, il capocannoniere della serie A, ha ricevuto una targa dall’amministrazione comunale dalle mani del primo cittadino: “E’ un vero piacere – ha spiegato Ascione - premiare Immobile che nell’ultima stagione ha fatto cose straordinarie con la maglia della Lazio. Lui sarà uno degli ambasciatori di Torre Annunziata per la candidatura a comunità europea dello sport 2020”.

Una targa che il calciatore della Lazio ha dedicato “alle vittime del crollo di Rampa Nunziante. Non ero qui quando è avvenuta quella tragedia ma, in quella occasione, Torre Annunziata ha saputo mostrare la sua faccia migliore”.

Premiato, inoltre, anche Rosario Iannucci, presidente dell’Aicovis, associazione italiana contro la violenza negli stadi che compie 25 anni: “E’ per me un piacere ricevere questo riconoscimento. Il mio lavoro continuerà nei prossimi anni soprattutto con i giovani”.

Nella serata, presso lo Sporting Club Oplonti, ad un evento presentato da Dario Ricciardi, Immobile è stato premiato da Enzo Sica per i suoi meriti sportivi ed è diventato socio onorario del Circolo Oplonti.

Assieme a lui sono stati premiati: Salvatore Cimmino, per “A Nuoto nei Mari del Globo”, un’iniziativa contro le barriere architettoniche e le discriminazioni; Rosario Iannucci, per quanto fatto con l’Aicovis, Biagio Zurlo, maestro di pugilato ed ex pugile; Marco Guida, arbitro internazionale di calcio; ed Irma Testa, pugilessa che ha partecipato alle Olimpiadi di Rio: “Anche se son andata via da Torre Annunziata a 14 anni – spiega Irma Testa - continuo ad amarla, grazie per l’affetto che mi dimostrate”.

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