“Bisognerà valutare l’impatto dell’opera fin qui realizzata e poi comminare la sanzione secondo quanto previsto dalla legge, ma ci vorrà tempo”.

Il dirigente dell’ufficio tecnico comunale Nunzio Ariano ha commentato così l’esito della conferenza di servizi tenutasi in Regione Campania per discutere dell’ampliamento del deposito di idrocarburi al porto di Torre Annunziata.

Una prima seduta istruttoria, in cui erano presenti il comune di Torre Annunziata, l’ufficio tecnico comunale, i vertici della Isecold, la Soprintendenza, l’Arpac e la Capitaneria di Porto. La Regione ha acquisito tutta la documentazione, compresa quella inerente alla sanzione pecuniaria nei confronti della Isecold, prevista dall’articolo 29 del D. Lgs. 152/2006 per aver finora agito senza il certificato di verifica di assoggettabilità a Via (verifica di impatto ambientale, ndr). Secondo il Testo Unico Ambiente la sanzione va da 35mila a 100mila euro, oppure da 20mila a 80mila euro per chi, pur essendo in possesso dei requisiti richiesti, non ne osserva le condizioni ambientali.

Alla Regione il compito di valutare la sanzione pecuniaria da comminare in relazione alle opere fin qui realizzate, oltre alle documentazioni che dovrà esibire la Isecold. Solo allora si potrà giungere a una decisione: confermare l’annullamento e ordinando il ripristino dello stato dei luoghi, oppure chiedere all’azienda di produrre una nuova verifica di assoggettabilità a Via.

Questo richiederà del tempo: presumibilmente dopo l’estate, verrà convocata una nuova conferenza in cui le parti si riaggiorneranno.

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