“Abbiamo il diritto di sapere. Perche ogni vita è sacra e va sempre difesa e rispettata.
Non si deve morire per negligenza e incuria. Non per superficialità. Non per burocrazia.
Questa è la vera violenza. E’ una violenza contro la società e l'umanità”. Sono le parole del Cardinale Crescenzio Sepe che questo pomeriggio ha officiato la messa per l’ultimo saluto a Matteo Bertonati, Giovanni Battiloro, Gerardo Esposito e Antonio Stanzione, i quattro ragazzi di Torre del Greco morti il 14 agosto nel crollo del Ponte Morandi a Genova.

Una chiesa e una piazza gremite di persone per l’ultimo saluto ai quattro amici che, mentre erano diretti a Nizza, hanno attraversato il ponte proprio nel momento della tragedia. Seduti accanto alle quattro bare i familiari, parenti e amici. “Quello di Genova è un evento doloroso per tutta la comunità e per l’Italia intera. C’è chi dice che oggi è il momento del dolore e che non è il momento di pensare alle cause. E’ vero, ma questo non deve rappresentare un modo per non affrontare la vicenda. Non per sensazionalismo o giustizialismo, ma perché abbiamo il diritto di sapere”.

Al termine della cerimonia l’intervento del sindaco di Torre del Greco Giovanni Palomba: “Quattro bravissimi ragazzi che non verranno dimenticati dalla nostra comunità. L’impegno mio e dell’Amministrazione è di tenere alta l’attenzione su questa vicenda anche quando, con il passar del tempo, i riflettori si rivolgeranno altrove”.


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