Il secondo Natale senza Maurizio Cerrato. Uno scatto con tutta la famiglia unita e sorridente e ignara di quel che sarebbe accaduto la maledetta sera del 19 aprile del 2021. Nello scatto della piccola Andrea, che poggia sul suo alberello la pallina che raffigura anche il suo papà, c'è tutta la sua tenerezza. Commozione per la mamma Tania e la sorella Maria Adriana, che da quel giorno stanno combattendo la loro battaglia per ottenere giustizia.

Maurizio morì per mano di 4 belve, in via IV Novembre a Torre Annunziata, per un parcheggio. Una storia che ha scosso (ma non cambiato) un'intera comunità. Attorno a questo efferato delitto si è innalzato un muro di omertà con prove cancellate e testimoni che hanno ripetuto come un disco vari 'non ricordo'. Maria Adriana, testimone oculare dell'omicidio del povero papà, ha sostenuto due udienze in tribunale e ha risposto alle domande di pm e avvocati con grande coraggio. Quel coraggio che l'ha portata a indicare più volte gli assassini di Maurizio.

All'inizio del 2023 ci saranno le sedute cruciali per entrambi i filoni processuali. Ma prima di quei giorni la pazienza impera in casa Cerrato. "Non c'è perdono per chi uccide" ha scritto nei giorni scorsi la vedova Cerrato, Tania Sorrentino, in un post su Facebook con parole durissime nei confronti del suo killer, reo confesso, Antonio Cirillo.

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