Lo “Stagnone” come foce del Sarno: lo studio della Federico II.

Sarebbe questa la soluzione proposta dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del polo universitario partenopeo nell’ambito del programma di interventi di mitigazione del rischio idraulico del bacino idrografico del fiume Sarno.

Con la delibera di giunta numero 181 del 20 giugno il comune di Torre Annunziata ha ufficializzato l’atto di indirizzo per l’espressione del parere che poi ha portato il giorno successivo alla conferenza di servizi tenutasi a Palazzo Santa Lucia. In quell’occasione il sindaco Vincenzo Ascione aveva detto che “si poteva fare di più”.

IL CONSIGLIO COMUNALE MONOTEMATICO. Tutto parte dalla seduta consiliare del 26 aprile 2018, in cui l’amministrazione si impegnava a “richiedere alla Regione Campania l’istituzione di un tavolo tecnico per la riprogrammazione del Grande Progetto Sarno e studiare soluzioni alternative e migliorative rispetto a quanto previsto dal Lotto 1, partendo dalla comune valutazione negativa dell’utilizzo dell’ultimo tratto del canale Conte di Sarno come seconda foce”.

LA DELIBERA DELLA REGIONE CAMPANIA. Con la delibera di giunta regionale numero 1444 del 13 marzo 2018 veniva definito il programma di interventi, unitamente alle risorse finanziarie: 21 milioni per opere di riqualificazione ambientale a Torre Annunziata, quasi 50 milioni per l’adeguamento del canale Bottaro a seconda foce, 41 milioni per la rifunzionalizzazione del canale Conte di Sarno e circa 50 milioni per interventi di bonifica e rimozione dei sedimenti inquinanti, oltre alla sistemazione idraulica del bacino idrografico del fiume Sarno, limitatamente al tratto finale compreso tra la traversa di Scafati e la foce del fiume Sarno.

LO STUDIO DELLA FEDERICO II. Il 20 luglio 2018 la Regione ha stipulato con la Federico II una convenzione per l’aggiornamento delle ipotesi progettuali. A marzo, sette mesi dopo, gli ingegneri hanno trasmesso lo studio con un aggiornamento significativo.

Inizialmente, si prevedeva il convogliamento delle acque portate a mare attraverso la foce naturale del Sarno ed una seconda foce, ottenuta connettendo il canale Bottaro con il tratto finale del Canale Conte di Sarno già realizzato. Il nuovo studio del DICEA individua uno scenario diverso: “Il canale Conte di Sarno deve assicurare il convogliamento a mare delle portate provenienti dal versante orientale del Vesuvio, secondo il tracciato di cui al progetto originario. Si dovrà pertanto, rifunzionalizzare il tratto a valle dell’immissione delle portate provenienti dalle vasche vesuviane e fino al mare. La diversa utilizzazione del tratto finale del Canale Conte di Sarno rende necessario provvedere ad una diversa localizzazione della foce del canale Bottaro che, secondo una valutazione preliminare che tiene conto dell’elevato tasso di urbanizzazione, potrebbe essere realizzata nell’area dello ‘Stagnone’ del comune di Torre Annunziata”.

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