Il puzzle è quasi completo. L'ultimo tassello del mercato (in entrata) è in dirittura d'arrivo: presto Carlo Ancelotti potrà contare sul terzo ed ultimo portiere che va a completare il pacchetto arretrato. 

Corteggiato a lungo Ochoa, accarezzata l'idea Mignolet, il Napoli alla fine ha dato un'accelerata decisiva per David Ospina. Il colombiano ha rapidamente scalato le gerarchie e già in mattinata le dichiarazioni di De Laurentiis alla radio ufficiale del club avevano lasciato intendere il buon esito della trattativa.

Accordo raggiunto nel pomeriggio con l'Arsenal, club detentore del suo cartellino: prestito oneroso con diritto di riscatto, la formula fin dall'inizio preferita dal Napoli. Ospina, autentico idolo in patria e non solo (conta oltre 7 milioni di seguaci sui social, ndr) è già in viaggio, raggiungerà in serata l'Italia e Roma nello specifico, laddove domattina sosterrà le rituali visite mediche a Villa Stuart prima di firmare il contratto e conoscere i suoi nuovi compagni, giusto in tempo per l'esordio in campionato all'Olimpico contro la Lazio.

Mercato chiuso? Pare proprio di sì, soprattutto sul fronte arrivi. Dopo l'addio di Inglese, non ci saranno altre operazioni in entrata. "Abbiamo un attacco stellare , impreziosito dall'arrivo di Verdi che, al pari di Mertens, può ricoprire tutti e tre i ruoli dell'attacco - ha tuonato in mattinata il patron sempre a Radio Kiss Kiss Italia, alquanto irritato per le critiche feroci di una parte della tifoseria, delusa per il mancato arrivo di un bomber di razza -. Non riesco a capire questo senso di distruzione. Ma chi sono poi questi tifosi? Non sono i 40 milioni nel mondo, ma qualche malato, drogato che non capisce nulla, che fa il mercato con gli amici, facendo delle scommesse interne, magari scommettendo a 3, a 5 o a 10 che arriva qualcuno. Vendiamo più maglie? No, quello no. A Napoli c'è il gusto del "pezzotto", vogliono spendere i miliardi di euro per compare i giocatori, poi però fanno il pezzotto, spingono ai tornelli per entrare in più. Loro contestano De Laurentiis, sono io a contestare loro". 

Insomma, il botta e risposta continua: dopo l'ultimo volantino a firma delle curve, ecco la risposta griffata ADL che di certo, negli ambienti ultras, avrà smosso animi ed umori. Magari, con un pizzico di buon senso, si sarebbe fatto a meno di quest'alone di tensione che non riguarda direttamente la squadra ma che inevitabilmente la avvolge, a pochi giorni da un avvio di stagione a dir poco impegnativo.

(a cura di Francesco Auricchio)

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