L'avventura continua. Il Napoli non tradisce le attese, batte il Sassuolo ed avanza ai quarti di Coppa Italia, laddove a fine mese affronterà a San Siro il Milan degli ex Reina e Higuain. Un gol per tempo per gli azzurri che aldilà del risultato soffrono a sprazzi l'iniziativa degli emiliani, squadra gagliarda e dall'indole offensiva, come vuole il suo coach ed ex della sfida, Roberto De Zerbi.

Milik di rapina. Ancelotti rimescola le carte più per necessità che per vocazione, De Zerbi non teme le assenze in difesa e manda in campo i titolarissimi per cercare l'impresa. L'avvio è tutto degli azzurri: solito giro palla e pressing forsennato che costringe il Sassuolo nella propria metà campo. Il vantaggio diventa questione di tempo: un quarto d'ora di gioco, ping-pong ad oltranza tra Insigne ed Ounas, sul suo tracciante Pegolo smanaccia sull'accorrente Milik che tra coscia e bacino mette a referto l'undicesimo centro stagionale che vale l'1-0. Gli emiliani lievitano alla distanza: Pegolo tira un sospiro di sollievo sul destro radente di Insigne poi però è il Sassuolo a prendersi la scena, pareggiando i conti con Locatelli al minuto 35. Il gol però, con l'ausilio del VAR, viene annullato per un controllo di braccio galeotto proprio del centrocampista scuola Milan in avvio d'azione. Prima dell'intervallo un sussulto per parte: batte il Napoli con la corsa sfrenata di Ounas che si beve Rogerio ma non riesce a servire Milik per la provvidenziale opposizione di Magnani; risponde Berardi che in pieno recupero ci prova di sinistro, pallone velenoso di poco oltre il montante.

Raddoppio Ruiz. Rientro a fuoco lento per gli azzurri che in avvio subiscono la veemenza del Sassuolo. Boateng veste i panni del regista avanzato, si abbassa per poi aprire il gioco sulle fasce, lì dove sia Berardi che Djuricic fanno ammatire sia Rui ma soprattutto uno spaesato Hysaj. Koulibaly in estirada evita il peggio sul cross basso di Rogerio, la partita vive di fiammate e frammenti per le continue interruzioni, con cartellini annessi, sventolati da Chiffi da un parte e dall'altra. De Zerbi ci crede e prova a dare peso all'attacco lanciando il gigante Babacar per Boateng; Ancelotti rafforza gli argini inserendo Allan in luogo di Ounas, con conseguente dirottamento di Ruiz sull'out mancino. Una mossa dai contorni profetici perchè è proprio lo spagnolo al 73' a scacciare le paure, firmando in diagonale - sul prezioso rimorchio di Milik - il gol del raddoppio. Insigne vuole interrompere il digiuno ma su punizione non inquadra, e di poco, lo specchio. Il Sassuolo non si snatura e cerca comunque il gol della bandiera: Ospina non è dello stesso avviso e chiude la saracinesca sull'ennesima incursione dell'ottimo Locatelli. Prima del triplice fischio gioia personale per Gaetano, talento purissimo della primavera di Baronio, a cui Ancelotti regala gli ultimi scampoli del match al posto di Milik.
Missione compiuta - ma non senza affanni - per il Napoli che porta a casa il primo successo del 2019, stacca il pass per i quarti ma soprattutto guarda con rinnovato ottimismo alla ripresa del campionato, domenica prossima nuovamente al San Paolo contro la Lazio.

Foto: corrieredellosport.it


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