Piante di marijuana di oltre due metri di altezza irrigate ingegnosamente con una sistema di tubi lungo circa 150 metri. La Guardia di Finanza di Castellammare di Stabia ha colto in flagranza di reato e tratto in arresto tre persone, intente nella coltivazione di canapa indiana “in trasferta”, nel comune di Roscigno, in provincia di Salerno.

In una piccola zona all’interno di un vasto appezzamento di terreno sito nel comune salernitano, erano nascoste centinaia di piante di marijuana, che avevano raggiunto e superato i due metri di altezza. L’irrigazione dell’intera piantagione era garantita da un tubo, lungo oltre 150 metri, collegato ad un’autoclave e ingegnosamente nascosto.

Tra i responsabili figura Ciro Gargiulo, 55 anni, soprannominato "o' biondo", un noto trafficante originario di Lettere che operava quasi in regime di “monopolio” nonostante numerosi precedenti penali in materia di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I tre sono stati colti in flagranza di reato e tratti in arresto proprio mentre erano intenti al taglio e alla raccolta delle piante. Questi ultimi sono stati tradotti presso la casa circondariale di Salerno.

Gli arbusti di marijuana nell’occasione scoperti si vanno ad aggiungere alle oltre 1000 piante di canapa indiana sequestrate nell’anno in corso, prevalentemente sui Monti Lattari, sempre dalle fiamme gialle stabiesi. Proprio a causa delle operazioni dei finanzieri sui Monti Lattari, i tre avevano deciso di “delocalizzare" la loro attività illecita, spostando le piantagioni in Abruzzo e nel Cilento. Le piantagioni illecite ritrovate a Roscigno avrebbero garantito una produzione di stupefacenti, dal cui spaccio sarebbero derivati introiti per oltre mezzo milione di euro.

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