“Non esiste senso civico. A Torre Annunziata vige l’abbandono scriteriato di rifiuti e tutto ciò non fa bene all’immagine della nostra città”.

Il grido viene da Carmine Borrelli, presidente della Prima Vera, società che gestisce la raccolta dei rifiuti sul territorio oplontino e che lancia un appello per scongiurare altri episodi di abbandono rifiuti sul territorio da parte di “una piccola parte di cittadini”.

Rifiuti gettati per strada e lasciati lì. E’ questa la condizione in cui versano alcune zone di Torre Annunziata. In concomitanza con il progetto di educazione ambientale promosso da comune oplontino e dalla società Prima Vera, sono ancora molto i punti in cui bisogna focalizzare l’attenzione ed iniziare ad adottare normative stringenti per punire i colpevoli.

In alcuni angoli della città sono numerosi gli episodi in cui si registrano abbandoni di rifiuti, spesso anche pericolosi, senza che nessuno si preoccupa di porre rimedio, oltre al normale spostamento degli stessi nelle aree di smaltimento.

E’ stato così nella zona delle sette scogliere, in uno dei punti panoramici vista mare più belli della città, in cui sono stati riversati, a ridosso delle ultime festività pasquali, rifiuti di ogni genere: pneumatici, fuochi d’artificio esplosi ed altro materiale di risulta, probabilmente lasciato lì da qualche giorno.

Ma anche in via Castello ed il suo piazzale ricolmo di rifiuti, tra  amianto, ingombranti, ricambi di autovetture. Una bomba ecologia che resta lì quasi nell’indifferenza, così come in via Parini, oppure come in via Domenico Cirillo, con rifiuti gettati per strada per giorni, alle intemperie. Indifferenza che però non ha contagiato gli abitanti e i passanti di Corso Umberto I, che dopo le festività di inizio 2018, hanno scatenato la loro rabbia attraverso i social. “Fate Schifo” hanno scritto su un pezzo di cartone adagiato su albero di natale rimasto sul ciglio della strada.

In periferia, la situazione non migliora. Nel dicembre scorso fu segnalato un abbandono di buste di carta e di plastica, una carcassa di animale, presumibilmente un gatto, altri rifiuti, rimasti nella fontana di “Torre Centrale”, un biglietto da visita non proprio positivo. Lì, probabilmente, c’è l’aggravante di avere l’isola ecologica di via Roma ad un paio di centinaia di metri.

“Bisogna trasferire senso civico ai cittadini – ha dichiarato Carmine Borrelli, presidente Prima Vera – e, in alternativa, cercare di reprimere questi fenomeni. Come? Insieme all’amministrazione, potremmo attivare una squadra di guardie ambientali che insieme a noi permettano di stanare queste cattive abitudini. In città ci sono sette otto siti da attenzionare, in cui cittadini del posto e dei comuni limitrofi scatenano il gioco del ‘sacchetto selvaggio’. Evitiamolo e facciamo sì che Torre Annunziata sia un po’ come casa nostra”.


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IL PROGETTO di educazione ambientale