Sequestrate 11 tonnellate di pesce in cattivo stato di conservazione e deferite 12 persone all’autorità giudiziaria.

E’ il risultato dell’operazione “confine illegale” della Guardia Costiera, su indicazione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo per tutelare la consumazione dei prodotti ittici. Un’operazione su scala nazionale, iniziata a fine novembre e tutt’ora in corso, nei comuni di Torre del Greco, Portici, Ercolano, San Giorgio a Cremano e nella provincia di Benevento: una massiccia attività di controllo su tutta la filiera della pesca e, in particolare, sulle rivendite all’ingrosso e al dettaglio di prodotti freschi e congelati.

L’azione, scattata già dal 26 novembre scorso, ha portato al sequestro di circa 11 tonnellate di prodotti ittici freschi (prevalentemente molluschi bivalvi come cozze, vongole, lupini, ostriche, cannolicchi e tartufi) e congelati, a vario titolo illecitamente detenuti e immessi in commercio.

Registrati molti illeciti, penali ed amministrativi, che vanno dalla frode nell’esercizio del commercio, all’introduzione in commercio di prodotti ittici sottomisura provenienti da zone di cattura estera non consentite, alla detenzione di prodotti ittici e vegetali congelati e freschi da lungo tempo scaduti e rinvenuti in cattivo stato di conservazione e privi di tracciabilità.

Nel dettaglio, registrati anche 98 illeciti amministrativi per mancanza di elementi di tracciabilità del prodotto, errata o mancata etichettatura, per un totale complessivo di sanzioni irrogate di 150mila euro.

Il prodotto ittico sequestrato nel corso dei controlli è stato riscontrato in vendita nel mezzo del traffico cittadino, in ambienti insalubri e posto in contenitori con acqua di dubbia provenienza, fenomeno che compromette la salubrità anche del prodotto pescato regolarmente. Il pesce in questione è stato necessariamente distrutto poiché pericoloso per la salute umana.

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