Ha detto di essere Shevchenko per evitare l'arresto: finisce in carcere ma viene scarcerato poco dopo.

E’ la storia di G.G., un 40enne di origine polacca residente a Boscoreale, resosi responsabile di essere sfuggito agli arresti domiciliari e di aver fornito false generalità al momento dei ritrovamento.

IL FATTO. G.G. era agli arresti domiciliari per furto di alcuni pannelli fotovoltaici. Sparito per circa una settimana: i carabinieri l’hanno ritrovato completamente ubriaco all'interno di un casolare di campagna di San Giuseppe Vesuviano. L’uomo non ha tentato la fuga ma ha provato a sottrarsi all’arresto fornendo false generalità, dichiarando di essere l’ex calciatore del Milan, Andriy Shevchenko.

Il risultato è stato l'immediato trasferimento in carcere per evasione dai domiciliari e anche per aver fornito false generalità.

LA SCARCERAZIONE. Durante la convalida dell’arresto, il tribunale di Nola ha rigettato la richiesta di applicazione di misure cautelari nei confronti di G.G., difeso dall’avvocato Amoruso, ordinandone l'immediata scarcerazione. In base ad una sentenza della Corte di Cassazione, se non vengono commessi altri reati durante il periodo di “latitanza”, la persona può tornare al regime di detenzione cui era precedentemente sottoposto. G.G. ora è ai domiciliari.

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