Applausi a scena aperta per la prima di Butterfly, il docu-film incentrato sulla vita di Irma Testa. La pellicola diretta da Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman è piaciuta tantissimo alle circa duecento persone presenti al Politeama di Torre Annunziata.

Tante le autorità presenti. A cominciare dal sindaco Vincenzo Ascione, che ha omaggiato il prodotto della Boxe Vesuviana con una targa e un mazzo di fiori, seguito dal vice Veltro dagli assessori Ruggiero, Nastri e Ammendola.

IL FILM. Sincero e a tratti commovente. Non ci sono altre parole per definire Butterfly, nel quale è ben presente il rione Provolera, nel quale è cresciuta Irma Testa. Uno dei personaggi chiave è stato il maestro Lucio Zurlo, che con i suoi grandi insegnamenti è stato una figura fondamentale per la boxeur oplontina.

Vari anche i momenti toccanti dopo l'eliminazione dall'Olimpiade di Rio. Irma Testa si è mostrata in tutta la sua semplicità. Evidenziati il suo grande attaccamento a Torre Annunziata, alla famiglia e agli amici ai quali ha dovuto rinunciare a malincuore per il prosieguo della sua carriera. In particolar modo l'unione con la sorella e la madre, fino all'affetto incredibile per il fratellino Ugo. Senza dimenticare la sua amica Simona, con la quale aveva perfino programmato un viaggio in Patagonia.

IL FINALE. "Sono contenta di vedere qui tutte le persone che fin qui si sono rivelate importanti per la mia vita - ha affermato Irma Testa - Sono felice, che il mio film vi sia piaciuto". Il gran finale, e non poteva essere altrimenti, è stato del maestro Lucio Zurlo, che ha dichiarato. "Il secondo passo sarà a Tokyo. Irma deve portare una medaglia olimpica a Torre Annunziata".

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