Evento prestigioso per il Liceo Artistico “De Chirico” di Torre Annunziata. Domani presso casa Morra a Napoli sarà presentato il “Lavoro di Tessitura” prodotto proprio dai giovani alunni oplontini.

Il Liceo Artistico ‘Giorgio de Chirico’ di Torre Annunziata, già partner dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, ha formalizzato nel gennaio 2019 un accordo per un’attività di Alternanza Scuola Lavoro e coinvolto degli alunni e due docenti per progettare e costruire un tappeto funzionale allo spazio di embodied education Lab a Casa Morra in interazione con l’artista/designer/creativo Federico Penna Serra e le sue tessiture al telaio.

  In particolare il progetto di Alternanza Scuola Lavoro sottoscritto dal Dirigente Felicio Izzo con il Rettore Lucio d’Alessandro e coordinato da Maria D’Ambrosio è stata l’occasione per sperimentare la pratica come maestra e riproporre la condizione di maestro e allievo come artigiani a bottega.

I giovani allievi guidati dalle prof. Emilia Nolè e Carmela Cirillo con la direzione artistica di Federico Pinna Serra hanno progettato e realizzato tessiture a comporre un tappeto per lo spazioFormante denominato Theatrum_Opera: un tappeto da installare nello spazio-laboratorio di embodied education a Casa Morra e in ogni altro spazio da trasformare in un ambiente-laboratorio dove sperimentare la metodologia embodied per fare formazione.

Prima del lavoro di tessitura, ciascuno ha costruito il proprio telaio, apprendendone la tecnica da un maestro d’opera che ha loro insegnato come si fanno le cose e come si usano. Sono seguite la raccolta di tessuti-scarti, la loro lavorazione per trasformarli nuovamente in filo per la tessitura. In questa operazione si è rimarcato il significato “letterario” dell’agire, in quanto lo strappo implica un percorso poetico che apre alla scrittura e alla ri-scrittura, per estrarre dall’intreccio un altro bandolo, un altro filato. Dal tessuto tornato filo, si è messa mano al telaio ad ordire immaginando nuovi intrecci per dare forma al progetto e al suo disegno. La mano al telaio ha iniziato a produrre nuove trame annodando in un ordine nuovo l’ordito e decidendone le spaziature.

  Ecco che allora il gesto poetico ha preso a copiare quello del maestro per poi trovare una sua ritmica e una sua cifra autoriale destinate ad infrangersi e a combinarsi in un’opera collettiva dall’andamento irregolare e differente come le mani di cui sono traccia. Tutto a significare che per districarsi dall’ordine prestabilito, bisogna conoscere l’intrico e muoversi secondo quella logica non più solo lineare ma reticolare.

Nel multiforme reticolo delle tessiture il gruppo è inciampato più volte nelle opere di Nanni Balestrini a Casa Morra perché la loro forma labirintica e reticolare risuonasse con il lavoro al telaio e invitasse a muoversi e percorrere gli spazi più ampi e sconosciuti di un territorio da comporre e ricomporre con la logica del bricolage. Difatti, Nanni Balestrini il poeta, incontrato dagli alunni del Liceo ‘de Chirico’ visitando la sala con le sue opere a Casa Morra durante le giornate del lavoro di tessitura, è un inno alla frammentarietà, alla ricombinazione, alla ripetizione generativa e rigenerativa, del tutto funzionale al riconoscimento nel lavoro di fabbricazione del telaio e poi di intelaiatura e tessitura di quei gesti che sono all’origine della possibilità per ciascuno di farsi autore della propria storia, di riannodare fili e unirli ad altri per dar forma al proprio mondo.

I prodotti saranno visitabili fino al 30 aprile sempre presso Casa Morra.

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