“Se tu fai, per esempio, una promessa ai bambini, devi mantenerla”.

Parafrasando il piccolo principe di de Saint-Exupéry, ecco ciò che Martina Nastri, delegata all’assessorato alla gentilezza del Comune di Torre Annunziata, deve tenere presente. La giornata alla gentilezza, esportata dal Giappone in tutto il mondo grazie al Japan Small Kindness Movement, fondato nel 1988 a Tokyo, è approdata in Italia nel 2000, con sede a Parma.

Da quasi un ventennio, dunque, anche in Italia il 13 novembre è diventata un’occasione di riflessione su una gentilezza attiva e di come, da piccoli gesti, si ottengano grandi risultati per una vita e un mondo più sereno. La scuola, che per sua natura è luogo di confronto e dialogo, ha fatto sua questa giornata, istituzionalizzandola in calendario. E così, nel modo più semplice possibile, le docenti dell’IC Leopardi del comune oplontino, hanno messo appunto tante attività e iniziative per rendere la cortesia non un concetto astratto, ma qualcosa di tangibile e concreto.

I bambini, si sa, se credono in una cosa ci credono fino in fondo. E quando le maestre hanno detto loro che in altre città italiana c’era un assessore delegato alla gentilezza, non ci hanno pensato su due volte. Con il benestare della dirigente scolastica Antonella D’Urzo, hanno scritto una lettera al Sindaco in cui hanno chiesto di attivarsi affinché anche nella propria città ci fosse un tale incarico.

Torre Annunziata è tra i primi comuni italiani che ha un assessore con delega alla gentilezza, Martina Nastri. Lasciano il tempo che trovano le polemiche con cui è stata accolta questa notizia da parte di alcuni esponenti dell’opposizione e non solo. Ciò che parte dai bambini, non deve essere strumentalizzato. Anche se i bambini in questione sono figli di una città difficile. Anche se vivono realtà complicate. Anche se si confrontano tutti i giorni con un mondo che li vuole già adulti. E quindi nei giorni scorsi c’era aria di festa a via Cavour.

Il sindaco Ascione e l’assessore Nastri sono stati invitati nell’aula magna dell’Istituto per accogliere un grande in bocca al lupo da parte dei bambini, con l’auspicio che si facciano promotori di una politica gentile, anche nei toni e affinché si realizzino quelle buone prassi che devono esistere tra coloro che abitano in uno stesso territorio e che devono riguardare tutti, ma proprio tutti.

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