Un elicottero dei carabinieri sorvola la città di Torre Annunziata e in un attimo la notizia diventa “è stato rapito un bambino”. E’ l’ennesima bufala che, grazie (anzi, a causa) ai social, rimbalza ovunque diventando, per una sera, la “notizia”. Salvo poi scoprire che è tutto falso e che l’elicottero, insieme ad una presenza massiccia di auto di carabinieri al Penniniello e Torre Sud, rientra in un’iniziativa di contrasto all’illegalità lanciata dal Comando Gruppo e dalla Compagnia dei Carabinieri. Un deterrente per prevenire eventi criminosi che, nelle settimane scorse, sono stati segnalati alle forze dell’ordine.

Ma nel frattempo la notizia si diffonde. Risalire alla fonte è praticamente impossibile. Decine i post sul web da parte di persone che chiedono chiarimenti sulla vicenda, ignari del fatto che, nel momento in cui “lanciano” nel web la domanda (“E’ vero che è stato rapito un bambino?”), stanno di fatto diffondendo la fake news. Ci sarebbe da fare uno studio sociologico (e forse anche psicologico) per capire perché mai una persona abbia sentito la necessità di comunicare ad un'altra persona questa fesseria.

Ovviamente, per dare un po’ di colore alla fake news, c’è sempre qualcuno che ci butta dentro un po’ di razzismo, che di questi tempi non guasta. Ed ecco che trovi chi addirittura afferma: “C’è l’elicottero perché i zingari volevano rapire un bimbo”. Una bufala dentro la bufala.

Un semplice consiglio ai lettori e a quanti (troppi) scrivono sui social pensando di stare parlando sul pianerottolo di casa: prima di scrivere, pensate.


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