Dall’incidente a una nuova luce. E’ questa la bella storia di Luca Mirti, chef di Torre Annunziata che sta spopolando in tutta Italia con le sue creazioni.

LA STORIA. “A 19 anni, dopo aver subito, a causa di una caduta dal motorino, la frattura scomposta del bacino, ho deciso di intraprendere questo percorso. Ho seguito la scuola di pasticciere di base a Napoli, poi ha iniziato a lavorare in alcuni bar e pasticcerie tra Torre e Scafati”.

Successivamente lo chef Mirti ha anche studiato all’Alma a Parma, che gli ha dato il definitivo trampolino di lancio. “Dopo il diploma ho lavorato per sei mesi a Bologna con il maestro Gino Fabbri, al quale devo tantissimo - ha proseguito – Poi grazie al mio compagno di stanza in Emilia, mi sono trasferito a Firenze, città nella quale vivo da tre anni”.

IL SUCCESSO. Luca Mirti ha poi avuto la sua definitiva esplosione al Sigep di RImini, dove ha vinto il premio come miglior dolce mignon. “Dopo aver partecipato al contest su Facebook, grazie agli 800 like ricevuti, ho trionfato in finale grazie a Sofia, creazione dedicata a mia figlia. Il mignon è composto da un cremoso al mango e frutto della passione con all’interno un cremoso al gianduia. Come base un fondo di frolla e una glassa lucida al gianduia con una decorazione di margherita in cioccolato classico”.

IL FUTURO. Per lo chef oplontino, quindi, il futuro sembra più che mai essere radioso. “Sogno un giorno di poter aprire un’attività tutta mia, nella quale poter esprimere al meglio tutti i miei pensieri. Sarebbe davvero fantastico se potessi riuscirci anche a Napoli”.

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