Attivare un programma di screening nella popolazione studentesca di Torre Annunziata per una diagnosi precoce dei DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento): è questo il progetto presentato stamattina nella sala convegni del Centro Sociale Chiesa Apostolica d'Italia nel Parco Penniniello.

A inaugurare il dibattito, moderato dal giornalista Gennaro Carotenuto, è stato il pastore Nicola Medio, che poi ha lasciato il microfono al dottor Mario Treré, rappresentante del Rotary e-Club Vesuvio. "Lo scopo di questo progetto è individuare con largo anticipo i bambini che presentano difficoltà nella lettura, nella scrittura e nel calcolo. Bisogna attivare un percorso di screening capillare soprattutto nel Mezzogiorno - ha proseguito il medico chirurgo - perché si tratta di un'area del nostro Paese nelle quale ci sono poche diagnosi di DSA e, di conseguenza, più emarginazione e dispersione scolastica".

La parola è passata poi a Nicola Anaclerio, dirigente dell'Ambito Sociale N30, che ha analizzato la problematica partendo dagli aspetti burocratici. "Ci sono pochi fondi a disposizione e la ripartizione delle competenze non aiuta: ai Comuni spetta l'assistenza specialistica attraverso interventi simili a quello che è al vaglio qui a Torre Annunziata. Garantiremo un'ora al giorno di copertura nell'Ambito Sociale N30 - continua Anaclerio - e puntiamo a creare una rete che colleghi ASL, cittadini e Comune tramite i nuovi Centri per la Famiglia".

A rappresentare l'Azienda Sanitaria Locale era presente la dottoressa Giulia Civitenga, neuropsichiatra infantile ASL Na3 Sud, che ha esaminato la questione DSA sotto il profilo medico. "Il progetto di screening punta a cercare segnali ancor prima delle manifestazioni. La diagnosi di norma viene effettuata al termine della seconda elementare, mentre noi allarghiamo il raggio di azione già nella classe precedente".

A chiusura della mattinata è arrivato l'intervento del sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione, che ha confermato la grande attenzione dell'amministrazione comunale verso i temi sociali. "Stiamo provando a colmare sia il gap esistente tra Nord e Sud d'Italia che quello presente tra i ceti della nostra cittadina: lo stiamo facendo con una politica volta alla valorizzazione del territorio, come testimonia il Piano P.E.B.A. per eliminare le barriere architettoniche".

Giusy Anna Maria D'Alessio

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