Impossibile accogliere la richiesta di concessione edilizia in sanatoria del Cmo”.

Con queste parole l’amministrazione comunale di Torre Annunziata “spegne” la speranza dei lavoratori del Centro Medico Polispecialistico oplontino, sulla riapertura del plesso di medicina nucleare.

“In relazione alla vicenda Cmo – fanno sapere attraverso una nota l’amministrazione comunale - - riteniamo di aver agito nella massima coerenza, trasparenza e legalità. Pur riconoscendo la validità dell’iniziativa imprenditoriale, di sicuro interesse per il nostro territorio, di fronte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria è risultato pressoché impossibile accogliere la richiesta di concessione edilizia in sanatoria presentata dal Centro Medico Polispecialistico”.

Per quanto riguarda, invece, l’acquisizione gratuita delle opere abusive al patrimonio comunale, “il Consiglio di Stato con la sentenza 29 settembre 2017 n. 4547, ha precisato che è un atto dovuto senza alcun contenuto discrezionale ed è subordinato unicamente all’accertamento dell’inottemperanza e al decorso del termine di legge fissato per la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi”.

Si affievolisce così la speranza per i 70 dipendenti in esubero dall’azienda leader nel settore in tutto il centro-sud Italia, relativamente ad  un servizio, come quello della medicina nucleare, fondamentale in un territorio in cui insiste un'alta incidenza di tumori.

“Nonostante tutto – hanno precisato - questa amministrazione comunale continuerà a valutare altre possibili ipotesi procedurali che possano portare alla soluzione del problema, ritenendo prioritaria la difesa dei lavoratori del Cmo”.


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